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Come leggere le etichette e diventare un consumatore consapevole

Lunedì: il giorno migliore per iniziare una nuova rubrica!


Vi avevo anticipato sui social di Instagram e Facebook il progetto di creare una guida per aiutarvi a leggere le etichette dei prodotti in commercio e a destreggiarvi nella giungla del supermercato.



Siamo tutti consumatori ma se chiedessi ad ognuno di voi: "leggi l'etichetta di quello che acquisti?" oppure "sai decifrare quello che stai leggendo?", sicuramente in pochi alzerebbero la mano.


L'etichetta è la carta d'identità dell'alimento: fornisce un aiuto al consumatore nel conoscere le caratteristiche più importanti ed utili nell'acquisto del prodotto e riporta informazioni sul suo contenuto nutrizionale.

Leggere correttamente un'etichetta ci permette di conoscere la qualità di un prodotto e capire come introdurlo in una sana alimentazione.

La normativa che tratta dell'etichetta nel prodotto alimentare è molto vasta ed è frutto di un lungo lavoro della Comunità Europea nei confronti di tutti i consumatori: è un tesoro che tutela tutti i cittadini europei.

Nel sito del Ministero della Salute Italiano troviamo linee guida che offrono tutti i mezzi per comprendere a pieno come leggere le etichette.

Eppure, tutti noi siamo vittime del marketing e delle scelte di mercato, all'interno di un punto vendita nulla è posizionato a caso e ci sono schemi precisi per vendere della merce rispetto ad altra. Non è sbagliato tutto questo, ma i consumatori dovrebbero allenarsi a non cadere nei tranelli dell'acquisto sbadato e indotto.


Detto ciò, facciamo finta di trovarci al supermercato.

Prima di tutto la spesa si fa:

  • a pancia piena, non andate con la fame

  • con la lista della spesa a portata di mano o di smartphone (un aiuto può essere l'applicazione di BRING!

Entrambi questi consigli vi faranno spendere di meno e limitare lo spreco alimentare.


Iniziamo, per esempio, con l'afferrare una confezione di biscotti.

Abbiamo in mano una confezione con l'etichetta stampata sul retro e sul davanti del suo packaging.


Immagine del Ministero della Salute Italiano


Le informazioni principali da tenere sott'occhio sono:

  • DENOMINAZIONE DI VENDITA: il nome del prodotto ci fornisce informazioni su cosa stiamo acquistando e sullo stato fisico in cui si trova il prodotto o al trattamento subito (ad esempio «in polvere», «liofilizzato», «surgelato», «affumicato»)

  • ELENCO DEGLI INGREDIENTI: qualsiasi sostanza utilizzata nella preparazione del prodotto alimentare e presente nel prodotto finito. Tutti gli ingredienti utilizzati sono indicati in ordine decrescente di quantità. Quindi se acquistate un succo di frutto vi dovete aspettare come ingredienti della frutta magari al primo posto e non al terzo o quarto. Nell'elenco degli ingredienti si trovano anche scritte in grassetto come soia o arachidi perchè sono sostanze che possono provocare intolleranze e allergie. Gli allergeni sono indicati con chiarezza ed incisività per evitare problemi di salute al consumatore

  • DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE: è quella parte dell'etichetta dove si trovano le informazioni relative al valore energetico e ai nutrienti che compongono un cibo, in genere sotto forma di tabella, che comprende: calorie, proteine, carboidrati (o glucidi), grassi (o lipidi), fibre alimentari, vitamine, sodio e altri sali minerali. Può riguardare anche le quantità di amidi, zuccheri semplici, acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, colesterolo e altri nutrienti specifici

  • PAESE DI ORIGINE E LUOGO DI PROVENIENZA: ci informa sull’origine e sulla provenienza di ciò che mangiamo

  • NOME O RAGIONE SOCIALE: deve essere sempre presente il nome del produttore, la sede del produttore e del confezionatore o venditore. Queste espressioni in genere sono fatte precedere da «imbottigliato da», «prodotto da», «confezionato da», «distribuito da», eccetera. I prodotti agroalimentari devono riportare il luogo di origine o provenienza (made in Italy). Grazie a queste informazioni possiamo sapere: a chi rivolgersi per ulteriori informazioni/reclami/resi oppure sapere se il prodotto è fatto in Paesi noti per una certa specialità o scarse norme igieniche o per essere solidali con Paesi in via di sviluppo

  • QUANTITÀ: lorda e netta dell'alimento, nel caso in cui gli alimenti siano immersi in un liquido, il produttore è tenuto a indicare il peso netto

  • DURABILITÀ (TMC O DATA DI SCADENZA): esistono due indicazioni o “da consumarsi entro” o “da consumarsi preferibilmente entro”. La prima è la data di scadenza e il secondo è il termine minimo di conservazione. Quando è presente la data di scadenza si informa il consumatore che entro quella data il prodotto va per forza consumato. Invece quando è presente il TMC il consumatore è informato che se il prodotto è consumato dopo quella data, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute. Sono comunque indicazioni valide solo se il prodotto è in perfetto stato di conservazione

  • CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE E USO: questa informazione è obbligatoria solo per alcune tipologie di prodotto, ovvero quando si devono seguire particolari accorgimenti prima e dopo l’apertura della confezione. Un esempio è «conservare in luogo fresco e asciutto»

  • CLAIM: l’etichetta degli alimenti, oltre a fornire informazioni necessarie relative al prodotto commercializzato, può essere utilizzata dal produttore come mezzo per valorizzare i propri prodotti e dal consumatore per fare scelte più attente e in linea con le sue necessità. Queste indicazioni sono controllate dalla normativa per non indurre in inganno il consumatore. Sono spesso usate anche a caso, a mio avviso. Un esempio è la scritta «no glutine» su cibi che normalmente non contengono glutine come uova o verdura! Anche in questo caso è importante acquistare con la testa e non con gli occhi.

Sul blog creerò articoli specifici per ogni tipo di indicazione.


Qui di seguito vi lascio qualche consiglio per la lettura delle etichette:

  1. Leggere sempre gli ingredienti riportati sulla confezione: sto acquistando della cioccolata e come primo ingrediente c'è lo zucchero? Meglio di no!

  2. Guardare con attenzione la confezione che si è acquista. È integra, ammaccata, rigonfiata, bucata? Meglio non acquistarla!

  3. Seguire sempre le modalità di conservazione e uso del prodotto, di conseguenza controllare sempre la data di scadenza e rispettarla

  4. Una volta tornati a casa dal supermercato assicurarsi di mantenere la catena del freddo quindi riponete i cibi nel congelatore o nel frigo

  5. Mantenere gli utensili da cucina, il frigorifero e la cucina in generale sempre puliti

  6. Cucinare gli alimenti secondo i metodi di cottura indicati sulla confezione; inoltre lavarsi bene le mani prima di cucinare o di toccare gli alimenti da consumare crudi



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